FujiFilm X-T3

FujiFilm X-T3 – La prova

Se mi aveste chiesto, un anno fa, cosa ne pensavo delle mirrorless, vi avrei risposto – giocattoli per fotografi capricciosi e modaioli – adesso ? La domanda corretta, vista la recensione che sto scrivendo, sarebbe  – Ma la FujiFilm X-T3 ? – Doloroso restituirla e, per dirla tutta, ne vorrei una tutta mia. La recensione potrebbe chiudersi qui; sintetica e chiara, ma vi faccio capire fino in fondo perchè questa è un ottima macchina fotografica.

Caratteristiche tecniche

Ha un sensore APS-C da 26,1 Mpx X-Trans CMOS 4  processore per l’elaborazione delle immagini X-Processor 4. Memorizza foto in formato JPEG e RAW a 14-bit e si può contare sul doppio slot per schede SD, SDHC o SDXC. La sensibilità ISO è compresa tra 160 e 12.800 ma può essere estesa fino a 51.200 verso l’alto e 80 verso il basso. Compensazione dell’esposizione tra -5.0EV – +5.0EV con intervalli 1/3EV mentre nella registrazione filmato -2.0EV – +2.0EV. Otturatore meccanico, elettronico ed E-front che possono funzionare singolarmente o in combinazione nelle modalità P e Bulb con limiti nei tempi di scatto differenti a seconda del tipo di otturatore. Sincro flash fino a 1/250s. Nello scatto continuo raggiunge circa 30 fps [solo otturatore elettronico, crop 1,25 x] (JPEG: 60 foto, RAW con compressione senza perdita: 35 foto, RAW non compresso: 33 foto). Ha il mirino elettronico OLED a colori 0,5″ ca. 3,69 milioni di punti e copertura dell’area di visiva rispetto al fotogramma di circa il 100% mentre il monitor LCD è da 3,0″, rapporto di aspetto 3:2, touch con circa 1,04 milioni di punti (copertura circa 100%). Registra video fino a 4K (4096 x 2160) a 59.94Fps. Il flusso video è da 400Mbps (solo 29.97p, 25p, 24p, 23.98p) , 200Mbps, 100Mbps. 16 modalità di simulazione pellicola e regolazioni per l’intensità del bianco e nero con una scala compresa tra -9 e +9. Non mancano effetto grana, color chrome, impostazioni per la gamma dinamica tra 100% e 400% o Auto e filtri avanzati – Toy camera, Miniatura, Pop color, High-key, Low-key, Dynamic tone, Soft focus, Colore parziale (rosso / arancione / giallo / verde / blu / viola). Connettività WiFi, Bluetooth, USB-C, micro HDMI, connettore microfono e cuffie. Pesa 539gr inclusa batteria e una scheda SD. Le caratteristiche tecniche complete le trovate sulla pagina ufficiale di prodotto.

Com’è ?

Ho avuto modo di provare il modello in colorazione nero con finiture argento e devo dire che è molto affascinante. L’aspetto retrò è azzeccatissimo e si intona perfettamente al suo stile. Nella parte superiore ci sono principalmente ghiere di controllo e selettori per la modalità di scatto / ripresa (Video, Bracketing, Scatto a raffica, Panorama, Scatto singolo, Esposizione multipla, Filtri avanzati) e modalità di misurazione. Questi selettori sono piuttosto piccoli perchè posti al di sotto delle due ghiere principali e le icone stampate sul collarino sono poco visibili. Ci si fa l’abitudine e sicuramente non sono impostazioni che andremo a variare spesso. Il corpo macchina non è molto grande, così come l’hand grip. Proprio per queste ragioni però le ghiere sono sempre facilmente raggiungibili. Il monitor basculante è perfetto per le riprese dalle angolazioni più basse. Inclinazione sull’asse verticale per le riprese in verticale; quindi pienamente sfruttabile in tutte le occasioni. Costruita bene e con materiali di buona qualità per tenere al sicuro tutta la tecnologia di cui è fatta. Ci sono dettagli che consentono di comprendere perchè questa fotocamera è quasi professionale – prendiamo ad esempio la ghiera di regolazione della compensazione esposizione: Gli indicatori mostrano solo la scala -3EV, +3EV. Questa scala è sempre sufficiente e sono limiti di sicurezza oltre i quali si entra in situazioni difficili da gestire. Per questo esiste la modalità C (Custom) e attraverso la ghiera anteriore possiamo giocare tra -5EV e +5EV. Questo per dire che la macchina ti lascia libertà di intervento sempre, ma preserva la migliore qualità fotografica “occultando” quei controlli o regolazioni che potrebbero portarci verso un risultato difficile da gestire in post.

Come va ?

Impostazioni chiare e facili da trovare all’interno dei menu ben organizzati. Sono ricchi di funzionalità e impostazioni, ma del resto questo è una macchina per chi conosce già la fotografia digitale; per utenti esperti ed esigenti. Una lettura al manuale per comprendere tutte le impostazioni e chiunque potrà usarla ovviamente. Le ghiere di controllo aiutano sempre in ogni situazione, ma si può contare anche sui controlli fisici presenti sul dorso, specie il joystick utilissimo per variare velocemente il punto di messa a fuoco. I due pulsanti sopra le ghiere principali aiutano a bloccare ISO e Tempo di scatto una volta impostati. Sulle stesse ghiere si trovano anche le posizioni A per attivare i relativi automatismi. In caso di situazioni estreme si riesce velocemente ad attivare l’automatismo che serve. Quello dell’apertura è riportato direttamente sulla ghiera delle aperture dell’obiettivo. Ciò significa che è possibile passare dalla priorità di tempi a quella dei diaframma in un istante, ad esempio, lasciando la libertà al fotografo di decidere cosa e come scattare.  Ciò sembrerebbe un ovvietà, ma utilizzandola non è così: Occhio sempre sul mirino, quindi inseguendo la scena e ricercando lo scatto, le mani possono muoversi liberamente tra le differenti ghiere e combinare le impostazioni in un tempo brevissimo.  Tutto è sotto controllo, in ogni situazione, grazie all’ottima definizione del mirino elettronico o usando il più ampio monitor LCD. In questo caso si può contare su una buona reazione al touch. Mi è piaciuto molto il sistema autofocus, veloce e preciso anche durante le riprese di scene con molto movimento. Il sistema a rilevamento di fase copre l’intera inquadratura, quindi impostato il fuoco continuo con la levetta sulla parte anteriore del corpo macchina, si aggancia il soggetto in un punto e la macchina lo segue senza problemi. Come dirò dopo, è possibile attivare il rilevamento del volto e chiedere alla macchina di agganciare il fuoco sull’occhio destro o sinistro.

L’accesso al Quick Menù è spesso utile per correggere o variare i parametri di scatto, indipendenti dalle impostazioni Tempo, Diaframma, ISO. Ciò significa che si può velocemente accedere ad una selezione di opzioni per gestire la simulazione pellicola, la gamma dinamica, bilanciamento del bianco, riduzione disturbo, dimensione immagine e così via. Il tutto si controlla comodamente con joystick e il selettore posteriore. Ancora una volta velocità e immediatezza nell’operare con questa fotocamera. Questa macchina fotografica ha quindi caratteristiche da adulta, quasi da fascia pro, grazie anche al doppio slot per schede SD e alle impostazioni che consente di memorizzare scatti e video in maniera sequenziale (riempio prima lo slot A e poi lo slot B), modalità backup (su entrambe le schede vengono registrati gli stessi file) e RAW/JPEG (su una scheda vengono scritti i file RAW, sull’altra i file JPEG).

L’ho provata con il FUJINON XF 18-55mm F2.8-4 R LM OIS e FUJINON XF 50mm F2 R WR. Il primo potreste pensare che sia l’obiettivo standard da kit, ma non è affatto così perchè le caratteristiche costruttive sono sopra la media e l’apertura F2.8-4 rappresenta un buon compromesso per iniziare con questa macchina. Ottica stabilizzata per non sbagliare anche in situazioni difficili e compreso di paraluce. Discorso a parte per il 50mm che con la sua apertura F2 regala sfocati morbidi e profondi. Nella galleria delle immagini qui sotto ci sono alcuni sample scattati all’erba ghiacciata e nella descrizione potete leggere i dati di apertura.

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Simulazione Pellicola

Vorrei spendere anche due parole sulla simulazione film (inteso come pellicola), che contraddistingue FujiFilm, da altri brand, perchè come già raccontato più e più volte, questi “preset” sono una vera e proprio filosofia per chi ha scritto un pezzo di storia della fotografia. A tal proposito c’è il The World of Film Simulation che ci aiuta a conoscere meglio questa filosofia. Facendo ricerche sull’argomento ho trovato una frase che bene rappresenta questa filosofia:

No matter what the subject, lighting, or the shooting environment may be, you will find the photos non-collapsed when it is taken in PROVIA. You will also probably find yourself not needing to change the settings when you shoot in PROVIA – Fonte

Tradotto vuol dire: Indipendentemente dal soggetto, dall’illuminazione o dall’ambiente di ripresa, otterrai  foto non collassate (Non rovinate o distrutte, NdR) quando vengono scattate in PROVIA. Probabilmente ti ritroverai a non dover cambiare le impostazioni quando scatti in PROVIA. Questo discorso vale un po’ per tutte le simulazioni ed è merito del sensore e del processore d’immagini se è sempre possibile trovare uno stile per non dover poi pasticciare le foto con un software di fotoritocco.

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Riprese video

E’ una fotocamera che diventa macchina da presa, se non fosse per il limite temporale di registrazione, come per tutte le fotocamere. Si passa dal vero 4K, al 4K UHD, al Full HD con formato standard 16:9 o più cinematografico, 17:9. E’ possibile usare tutte le impostazioni relative agli scatti fotografici, così come la simulazione film e in più troviamo le impostazioni per registrare conF-Log e HLG (Hybrid Log-Gamma). E’ possibile gestire tutto in manuale, o attivare gli automatismi per la messa a fuoco e in questo si può scegliere il livello di sensibilità con il quale la fotocamera si accorge di un soggetto che entra nella scena e la velocità con la quale avviene il passaggio del fuoco da un soggetto all’altro. E’ talmente avanzato il software che gestisce questa fotocamera che è possibile attivare, oltre al face detection, anche le opzioni per agganciare il soggetto sull’occhio destro o quello sinistro. Ottima l’opzione di poter inviare sull’ HDMI il segnale 4K o FullHD e scegliere se registrare o meno su scheda di memoria – in questi casi i videomaker più esigenti hanno le opportunità di lavoro che meglio si adattano alle esigenze di ripresa – compreso il segnale di avvio / stop registrazione utile per comandare rcorder esterni. In definitiva, si può scegliere di registrare il video della domenica sapendo che verrà visto sulla TV e senza esigenza di montaggio, così come riprese in alta definizione 4K con flussi video da 400Mbps con F-Log per esigenze di montaggio professionali e di qualià.

Conclusioni

Macchina spettacolare, non perfetta, per i motivi che citavo all’inizio circa le levette di controllo sotto le ghiere principali e per il display che è solo inclinabile e non ribaltabile – quindi niente selfie. La batteria non è particolarmente capiente ma garantisce in media 200 scatti – con le riprese video è meglio averne una di scorta perchè a me è durata circa un ora. Anche la levetta per accendere e spegnere la macchina fotografica è abbastanza sensibile e se trasportata semplicemente in uno zainetto, potreste ritrovarvela accesa senza volerlo (ma è meglio usare una borsa o uno zainetto dedicato in ogni caso). Per tutto il resto direi che è promossa a pieni voti, 18-55 compreso in quanto è la scelta che si può fare a occhi chiusi per acquistare un kit iniziale a circa 1.900 Euro (1.500 solo corpo macchina) nelle colorazioni total black o black / argento.

Per il video c’è da attendere ancora qualche giorno, ci sto lavorando e presto pubblicherò un articolo dedicato e lo caricherò sul canale YouTube.

 

Un commento

  1. Ed eccoci arrivati alla recensione di questo bel “giocattolino”
    Immaginavo fosse una macchina quasi professionale, ed in effetti leggendo su vari forum, ancora nn ho trovato persone che si lamentano di questo gioiellina.
    Con la tua frase “Il corpo macchina non è molto grande, così come l’hand grip” mi confermi una delle mie più grandi perplessità, le sue dimensioni…nn ho mani grosse, ma quando l’ho provata nn riuscivo proprio a tenerla in mano in maniera agevole, pensavo fosse perchè abituato al mio bestione, ma le tue parole mi confermano ciò che temevo.
    Altra nota negativa (almeno per me) tratta dalle tue parole “La batteria non è particolarmente capiente ma garantisce in media 200 scatti”…porca miseria, 200 click sono veramente pochini, ci sta che lo stabilizzatore del 18-55 abbia bisogno di energia, ma l’intera ML risucchia così tanta “benzina”? D’accordo che la batteria, per forza di cose, sia stata ridotta all’osso, ma con l’elevato grado di tecnologia del giorno d’oggi, possibile che in Fuji nn siano riusciti a far di meglio in fatto di accumulatori? Mah…veramente perplesso.
    Spero tanto che l’attuale tecnologia della XT3 (con qualche ulteriore miglioramento) venga implementata in una futura XH2 e allora si che da parte mia ci sarà il passaggio da reflex a mirrorless.

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