Fujifilm instax mini EVO

Fujifilm instax mini EVO – Il test (parte prima)

Non ci sono solo mirrorless, reflex e compatte. Ci sono anche macchine fotografiche a “sviluppo” istantaneo, anche se con questa Fujifilm instax mini Evo, si sta un po’ derivando più verso il concetto di macchina fotografica, che all’occasione stampa fotografie. L’evoluzione della specie.


Fujifilm instax mini Evo

Fujifilm instax mini EVO
Fujifilm instax mini EVO

Com’è fatta

Il corpo realizzato interamente in plastica di buona qualità è caratterizzato da un buon assemblaggio e al tatto sembra solida e senza. E’ compatta si, ma forse un po’ meno di come potrebbe sembrare in foto, però ci sta ugualmente in un piccolo zaino o nella borsa di tutti i giorni. 310 grammi compresa la scheda microSD e batteria, integrata e non rimovibile. Circa 12,5cm di larghezza, 8,5cm di altezza e 3,5cm di profondità (4cm compreso l’obiettivo e lo schermo posteriore). Lo schermo posteriore, LCD, non inclinabile – ma è assolutamente accettabile in un prodotto del genere – con 7,5cm di diagonale ha una buona luminosità e ci fa vedere chiaramente cosa stiamo inquadrando. La batteria dura tantissimo, ma davvero tanto. Caricata per intero appena arrivata, senza neppure accenderla e poi si inizia con il test – giri per il menu, provi le configurazioni, la colleghi con il Bluetooth, scatti, vedi, cancelli, scatti ancora e poi stampi, stampi e stampi ancora: consumo 1/3 di batteria. Nella confezione: cavo di ricarica USB e tracolla con inserti in pelle sintetica.

Fujifilm instax mini EVO
Fujifilm instax mini EVO

Nella parte anteriore troviamo l’interruttore meccanico di accensione, un pratico specchio per i selfie, il pulsante di scatto per i selfie – caratteristica unica in questo segmento – e il flash. L’obiettivo è un 28mm ad apertura fissa f/2.0 e la messa a fuoco parte da 0,1m (attivando la modalità macro). La ghiera attorno all’obiettivo serve per selezionare gli effetti che vengono applicati in tempo reale, ovvero è possibile vedere l’applicazione dell’effetto direttamente sul monitor LCD posteriore.

Fujifilm instax mini EVO
Fujifilm instax mini EVO

Sul dorso, oltre al monitore LCD troviamo il pulsante principale per la navigazione nel menu di configurazione e tre pulsanti per l’accesso rapido alla visualizzazione foto, alle impostazioni predefinite utente e l’ultimo serve per tornare alla schermata precedente o per uscire dalle varie impostazioni. I pulsanti sono molto ben disposti e si fanno premere facilmente, senza troppo sforzo. Al click del pulsante è abbinato un suono – disattivabile – che conferma l’azione eseguita. La ghiera superiore serve per selezionare l’effetto colore. Direi che per restare in tema Fujifilm, potremmo definirle simulazioni pellicola anche se ovviamente qui il discorso è un po’ diverso rispetto alle loro mirrorless ma il concetto sarebbe stato proprio calzante. La slitta al centro non è per un flash esterno ma si può montare un faretto led ad esempio e rientra comunque nel form factory della macchina.

Fujifilm instax mini EVO
Fujifilm instax mini EVO

Una delle chicche che mi piace tantissimo di questa macchina è la leva dell’avanzamento pellicola, in un puro stile vintage che in questo caso esegue la stampa della foto visualizzata sullo schermo in quel momento.

Pieno controllo in scatto e stampa

Lei è una instax ibrida e come tale ha un menu davvero ricco di funzioni e personalizzazioni perchè principalmente lei scatta foto e quindi deve avere quello che serve per allontanarsi un po’ dagli automatismi, ed è qui che troviamo l’attivazione della modalità Macro, il modo di funzionamento del flash – spento, sempre acceso, automatico. Il bilanciamento del bianco può essere Auto, oppure si può scegliere tra alcune modalità preimpostate ma non è possibile selezionare i gradi K manualmente. Si può attivare l’autoscatto a 2sec o 10sec e infine regolare la compensazione dell’esposizione in un intervallo +/- 3 stop a intervalli di 1/3 stop. C’è lo zoom, non troppo esteso e digitale, che mantiene una discreta qualità d’immagine al massimo del tele. Preferisco il puro 28mm che va benissimo per tutte le situazioni, selfie compresi. Non manca neppure il rilevamento del volto! In Fuji si sono decisamente superati.

A proposito della stampa

Nella seconda parte di questa recensione vi parlerò nel dettaglio delle possibilità di stampa, modalità e vedremo come effettivamente si comporta quando si tratta di produrre su pellicola i nostri scatti. Per chiudere la parentesi, ti dico che le foto vengono memorizzate su una scheda microSD così da poterle selezionare e stampare successivamente, ma ovviamente possiamo scaricarle sul pc e con il Bluetooth possiamo connettere la macchina fotografica allo smartphone e stampare anche gli scatti fatti con la fotocamera del telefono. Diventa così 2 dispositivi in uno.

instax mini Evo – Tira fuori la tua creatività

Passiamo al super plus di questo modello perchè inizi a usarla come una normale macchina fotografica e ti ritrovi con effetti d’immagine e modificatori di colore che puoi selezionare con la ghiera sull’obiettivo e con la ghiera superiore. Sono tutti combinabili per cui c’è da perderci la testa e ben presto diventa una droga. Una droga buona. Se è vero che ogni momento ha la sua luce, ogni scena ha la sua caratteristica, è anche vero che possiamo costruire scatti in totale libertà e creatività combinando un particolare effetto con tutte le varianti di gradazione cromatiche, tra cui anche un bianco e nero. Proprio il bianco e nero, unito alla doppia esposizione mi ha entusiasmato parecchio e giocando anche con la compensazione dell’esposizione si può ampliare il ventaglio di effetti. Ma si può anche giocare con il flash e persino con il bilanciamento del bianco. Il concetto è semplice: una volta che inizi ad usarla, non puoi più farne a meno ed è un attimo lasciarsi prendere la mano. Qui ci sono alcuni scatti che mixano proprio tutte queste cose.

Certamente la qualità del JPG non è eccelsa ma non si possono pretendere miracoli e non vuole certo sostituirsi alla nostra fotocamera principale, però possiamo sempre conservarli ed eventualmente tenere le foto sullo smartphone.

In conclusione – parte prima

Sono conclusioni parziali perchè aspettiamo la seconda parte per dare il verdetto definitivo, ma nel complesso per quanto detto qui, direi che è un oggetto molto interessante e dedicato proprio ai creativi e non solo agli amanti dei selfie con amici e parenti. Una fotocamera ibrida che tira fuori il meglio di se con le sue caratteristiche creative, trasportabile e che alla fine ci regala un album fotografico dei momenti migliori di una gita o di un evento. In questo articolo di inizio Febbraio trovi altre info, disponibilità e prezzi.

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