Canon EOS R8 con RF 24-105mm f/4 – Test On The Road

Il test di questa macchina fotografica ci porterà ad una conclusione con un interessante riflessione: inizia proprio da qui, da quando mi dicono che è disponibile questa unità per un test e da quando inizio a studiare le caratteristiche. Chi mi conosce da un po’ sa benissimo qual’è il mio approccio ai test: Metto i panni di chi vorrebbe comprare una macchina fotografica ed è alla ricerca di un valido prodotto. Valido, per quanto possibile, in base alle sue esigenze, alla sua capacità di utilizzarla e alla sua voglia di migliorarsi. Un passo alla volta, arriviamo fino in fondo.


Canon EOS R8

Premetto che l’oggetto principale della recensione, come da titolo è la Canon EOS R8, arrivata con un superlativo Canon RF 24-105 mm f/4, il che già potrebbe darci un indizio ulteriore su come finirà questo test. Il form factory del corpo macchina è in linea con il brand e con il segmento cui appartiene la fotocamera: ci troviamo nel mezzo di un mercato molto interessante, visto l’ampio panorama di pubblico cui si rivolge e questo mi porta a dire che: tutti i controlli (pulsanti e ghiere) sono ben disposti e facilmente raggiungibili, sia nella parte superiore del corpo macchina, sia sul dorso dove troviamo i classici pulsanti a crociera e pochissimi altri pulsanti. Quelli che servono sono a portata di dita. Ottima la soluzione di posizionare a sinistra, nella parte superiore, il selettore che permette di passare dalla modalità Video alla modalità Fotografia. La ghiera delle modalità di scatto è quella solita e contiene tutte le possibili scelte per passare dalla modalità M alle modalità TV, AV, Program e Scena compresi. Non manca nulla neppure su questo fronte.

Il display posteriore è snodato e orientabile così da trovare sempre la posizione giusta per tutti gli angoli di ripresa. Quando è chiuso, il dorso del display funge da utile protezione per il display stesso. Luminosità, brillantezza e resa cromatica sono davvero notevoli: consideriamo sempre che ci troviamo nel segmento di mercato intermedio e su questo punto credo che Canon abbia fatto davvero molto bene. Si può dire lo stesso anche del mirino EVF.

Prima accensione, faccio un bel reset generale delle impostazioni e parto con il test vero e proprio: configurare le impostazioni di base della macchina fotografica. Nulla di più semplice, anche per un neofita o per l’utente che è abituato ad utilizzare macchine fotografiche di altri marchi. Partendo proprio dal livello “neofita” e parlando delle modalità di scatto cui si rivolge principalmente questa categoria di utenti, direi che Canon prende un 10 con Lode. Come si può vedere dalle foto della galleria qui sotto, ci sono guide testuali chiare e comprensibili, che accompagno impostazioni di base ma molto funzionali. Parliamo ovviamente dei programmi P ed SCN ad esempio.

Mirrorless per tutti

Lasciando il livello “neofita” mi sono spostato verso altri livelli d’utilizzatore che: conoscono già il principio di funzionamento di una macchina fotografica a obiettivi intercambiabili, magari hanno già utilizzato una fotocamera mirrorless o meglio ancora arrivano dal mondo DSLR (Reflex). Per espandere un po’ la gamma di utilizzatori, ci sono funzioni video di tutto rispetto, così come non mancano le connessioni cablate e wireless con il mondo esterno. Nella recensione video spiego qualche dettaglio interessante proprio per quanto riguarda le riprese video. Si diceva quindi che adesso siamo utenti “esperti” e non più “neofiti”: la fotocamera ci permette di abbandonare il layout del menu facilitato (vedi sempre le immagini della galleria precedente) in favore del classico menu Canon. Raggruppamenti di funzionalità al cui interno troviamo tutte le impostazioni necessarie e menu personalizzabili per un rapido accesso alle funzioni più comuni. C’è davvero tutto quello che gli utenti Canon conoscono da tempo e, per chi non conosce Canon, nessun problema: la disposizione dei menù richiede un rapido adattamento al cambiamento e siamo pronti a scattare.

In Fotografia

Vero è che questa Canon EOS R8 l’ho ricevuta con l’ RF 24-105mm f/4 ma è anche vero che io, utente Canon da un paio di decenni – ma quanto sono vecchio ? – e utilizzatore regolare di Canon EOS R, ho diverse lenti RF, sicuramente della fascia più economica rispetto al già citato f/4. La prima cosa che inizio ad apprezzare è la modalità di messa a fuoco sui soggetti: persone e animali in particolari. Fulminea, precisa e una volta agganciato il soggetto non lo perde più. Impostando il riconoscimento dei veicoli e trovandomi a Lecco in riva al lago, c’era un piccolo motoscafo di passaggio: agganciato pure lui e seguito finchè è rimasto nel campo visivo. Direi molto bene perchè dover inseguire col fuoco un soggetto in movimento è sempre un po’ – concedetemi il termine: seccante. Ricordiamoci che sto parlando da fotografo un po’ esperto e di livello intermedio – per quanto concerne il test. Potersi concentrare sulla scena da scattare o da riprendere piuttosto che dover inseguire un fuoco impossibile o scattare a raffica con fuoco AI Servo per poi sperare di aver fatto una foto OK, potrebbe diventare frustrante se non si è davvero Pro.

Non sono particolarmente amante dei filtri creativi in macchina perchè preferisco avere a disposizione un software di fotoritocco e “inventarmi” qualcosa dopo aver scattato, ma all’occorrenza sappiate che qui ci sono alcuni filtri interessanti e altri che è meglio non utilizzare. Non mi è piaciuto per nulla il Bianco/Nero con Grana, l’effetto Acquarello e l’effetto Art Marcato. C’è un processo di applicazione del filtro sempre troppo invasivo e, dato che viene applicato al JPG, la foto non può essere modificata. Meglio scattare con un classico RAW + JPG e, ripeto, al più diventare creativi con un software.

Nel complesso i risultati ottenuti mi son sempre piaciuti, anche senza dover ricorrere a PS, anzi: le foto nella galleria qui sotto, sono proprio i JPG, senza post, senza trucchi e senza inganni. Certo la compressione applicata anche dall’editor di WordPress non aiuta a migliorare l’idea e probabilmente qualcosa si perde via.

Uno dei focus point di questo corpo macchina è la gestione dell’immagine agli alti ISO. Parliamo di situazioni limite, quando ad esempio siamo in visita in una bella città d’arte e dopo cena vogliamo fare un giro a piedi e perchè perderci quello scorcio di skyline notturno? Senza un cavalletto, per mantenere un tempo di scatto di sicurezza, iniziamo ad alzare gli ISO e le cose funzionano molto bene fino a 12800 ISOche è comunque un valore decisamente elevato – oltre il quale non credo mai, in vita mia, mi son trovato a scattare, neppure in emergenza. Gli scatti che vedete qui sotto sono frutto di uno studio di luci – ma questo fa parte di un altra storia – e quello che si può vedere, con le premesse fatte prima, è che oltre a una certa perdita di pulizia dell’immagine, inizia ad esserci anche un po’ di caduta nella qualità complessiva del frame pur utilizzando una luce corretta. Mi spiego meglio: se prendiamo in esempio gli scatti fatti oltre 12800 ISO, anche il fiore al centro del frame sembra perdere in definizione e in qualità complessiva dell’immagine che è ben diverso dal discorso che si può fare per lo sfondo dove inizia a vedersi una certa quantità di grana. Ripeto: per scattare oltre 12800 ISO, dovremmo davvero trovarci in una situazione di reale emergenza di scena. Un fotografo “molto esperto”ho alzato ancora il livello – se si trovasse nella situazione descritta prima, anzitutto viaggerebbe con un ottica più ampia così da riempire bene lo skyline, tipo il 16mm e con apertura f/2.8 e sicuramente avrebbe con se un piccolo cavalletto da zaino o un Gorilla Podl’ottica corta e leggera che non sbilancia la macchina sul Gorilla Pod vince sempre – che gli permetterebbe di scattare con ISO più bassi e un tempo di scatto più lungo. Io solitamente risolvo così i problemi per evitare ISO oltre i 1600. A questo punto ci possono venire in contro tutti gli aiuti elettronici della macchina fotografica, tra processore e impostazioni, che possono aiutare a regolare meglio le luci ed evitare che possa bruciare parti della scena anche se sono al buio. C’è davvero tutto.

Conclusioni

Arriviamo anche alle conclusioni di questo Test On The Road, che in parte ho condotto a casa con l’ormai noto vasetto di fiori secchi perchè come anticipato in introduzione, alla fine mi sono reso conto di una cosa. Facendo le dovute considerazioni sul prezzo d’acquisto del solo corpo – € 1.889,99 Iva Inclusa, Listino ufficiale Canon – o di un kit con il nuovo RF 24-50mm F4.5-6.3 IS STM – € 2.099,99 Iva Inclusa, Listino ufficiale Canon – questa fotocamera rappresenta un eccellente strumento che abbraccia l’utente da neofita ad esperto che vuole sia scattare foto ma anche girare video di buona qualità. Si ferma solo un gradino sotto al professionista, ma anche questa è un altra storia. A dirla tutta, rispetto la mia EOS R, gli manca un piccolo display OLED nella parte superiore che mostra alcune info di base su funzionamento e modalità di scatto, ma troviamo tutto nel display posteriore ovviamente. Onestamente, tra tutte le prove fatte in precedenza, in casa Canon, non avevo mai trovato un corpo macchina che riuscisse ad abbracciare una fetta così ampia di pubblico. Ben Fatto !