Milano – Mia Photo Fair 2018, un evento da non perdere

Il Mia Photo Fair di Milano è ormai diventato un appuntamento fisso che genera sempre più aspettativa ed interesse e, con l’ottava edizione di quest’anno, possiamo ormai dire con certezza che non si tratta più di un appuntamento che riguarda solamente la piazza milanese o italiana, ma è a tutti gli effetti un evento di respiro internazionale. Infatti quest’anno il numero di espositori provenienti dall’estero è raddoppiato e girando fra gli stand abbiamo effettivamente notato la differenza.

Guardando i numeri, gli espositori quest’anno erano in totale 130, di cui 90 gallerie e di queste 37 provenienti dall’estero che, come dicevamo, raddoppiano il numero dello scorso anno, confermando come la credibilità e la serietà della fiera abbia superato i confini nazionali, con la presenza di gallerie provenienti da Germania, Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Ungheria, Svizzera, Austria, Romania, Grecia, Israele, ma anche d’oltreoceano (USA, Cina, Singapore, Argentina).

L’immagine simbolo di MIA 2018 dell’artista sudafricano Siwa Mgoboza (Cape Town, 1993)

Molti i premi, i progetti e i riconoscimenti conferiti e realizzati anche grazie alle partnership con aziende non direttamente legate alla fotografia ma che credono ed investono in essa. Uno degli appuntamenti sicuramente più attesi di MIA Photo Fair è Proposta MIA, presente fin dalla prima edizione, la sezione dedicata a fotografi indipendenti selezionati dal comitato scientifico, che si presentano al mondo delle gallerie e al pubblico.

Molto ricco anche il programma degli eventi previsti nell’arco dei 4 giorni dell’esposizione nell’area conferenze, ormai arrivata alla massima capienza e che forse il prossimo anno avrà bisogno di maggior spazio.

Insomma, MIA Photo Fair è sicuramente un evento da non perdere, non solo per professionisti e amatori, ma anche per chi ha semplicemente voglia di vedere le interessanti novità offerte dal mondo della fotografia, che potrà passare un paio d’ore fra opere di spessore e magari fare anche incontri illustri, come è capitato a noi, che ci siamo imbattuti in Giovanni Gastel, mentre scambiava due parole con i visitatori di uno stand in cui erano esposte alcune sue opere.

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