Canon EOS R6 e Canon RF 50mm f/1.2 – Test on the road

Prima che l’estate sia definitivamente conclusa, concediamoci ancora un giro all’aria aperta nella bellissima natura offerta dalla Valsassina – appena fuori dalla porta di casa mia c’è un mondo meraviglioso da scoprire e da vivere – e questa non certo promozione turistica del territorio, ma un invito per chiunque a prendere la propria macchina fotografica e a scoprire cosa c’è poco oltre la propria abitazione. Certo è che farlo con una Canon EOS R6 e un Canon RF 50mm f/1.2 può essere entusiasmante al punto di faticare a rientrare a casa, se non per la voglia di godersi gli scatti appena fatti.


Canon EOS R6 e Canon RF 50mm f/1.2

Questo è un altro Test on the road di quelli che definirei – fatti alla maniera di Marco. L’introduzione è dovuta, anche per i nuovi lettori che ogni giorno si aggiungono all’elenco, perchè è bene sapere che io non sono un fotografo professionista e neppure un tecnico di laboratorio che esegue test e traccia grafici sulle ottiche. Io prendo in mano l’attrezzatura, la studio, imparo a conoscerla e applico tutte le mie conoscenze in campo fotografico per testare un prodotto nei panni di chi deciderà di comprare questo prodotto e di come lo utilizzerà. Esprimo il mio senso dell’arte fotografica prima di tutto come un utente qualsiasi ma ovviamente ci metto conoscenza e cognizione di causa per apprezzare pregi e difetti.

Canon EOS R6

Questo corpo macchina sicuramente non è il modello entry level della gamma EOS R ma si attesta tra le mirrorless indirizzate all’utilizzo professionale e si adatta perfettamente a diverse esigenze: non ha una vocazione espressamente cinematografica e neppure per un report sportivo. E’ un ottimo prodotto capace di soddisfare le esigenze più comuni dei fotografi professionisti, così come è adatta all’appassionato di fotografia che non accetta compromessi in termini di qualità d’immagine, impostazioni e comandi, configurazione.

Il corpo macchina ha dimensioni e forme classiche per Canon e pesa circa 600 grammi senza schede di memoria e batteria. La vera differenza la farà il Canon RF 50mm f/1.2 di cui vi parlo più avanti. E’ dotata di un sensore CMOS full frame da 20,1 Mpx. Lo stabilizzatore d’immagine raggiunge il considerevole valore di 8 fstop di guadagno mentre l’estensione ISO può arrivare a 204.800 mentre nativamente si ferma a 102.400. Queste in sintesi le caratteristiche per dire che questi 20,1 Mpx ai più potrebbero sembrare pochi rispetto a macchine da 50 o 80 Mpx, ma sono pixel di pura qualità fotografica. Questi, i pixel, vengono controllati e gestiti dal processore d’immagine DIGIC X. Si può contare su uno scatto a raffica fino a 20 fps, riprese video in 4K a 60 fps e l’avanzato sistema Dual Pixel CMOS AF di seconda generazione. Nella modalità A+ Scene Intelligen Auto è possibile utilizzare la straordinaria modalità di messa a fuoco denominata AF AI Focus con 1053 punti di messa a fuoco e il riconoscimento di Viso con inseguimento di qualsiasi tipo di soggetto: cani, gatti, uccelli, esseri umani, auto, auto da corsa e motociclette. Il mirino EVF ha uno schermo OLED da 0,5″ – molto generoso – con una risoluzione pari a 3,69 Mpx e copre circa il 100% del campo visivo.

Il display posteriore è completamente ribaltabile e inclinabile per trovare sempre la giusta posizione, qualsiasi sia l’angolazione di scatto. E’ il Clear View II da 1,62 Mpx e copre circa il 100% del campo visivo. Ovviamente è touch screen e devo dire che è eccezionalmente luminoso anche in pieno giorno.

La disposizione dei comandi sul retro è assolutamente perfetta per una mano di dimensioni medie. Tutti i pulsanti sono facilmente raggiungibili, compresa la ghiera rotante – attorno al pulsante SET e l’eccellente joystick posto nell’angolo superiore destro dello schermo. Anche l’hand grip anteriore è di ottime dimensioni e consente di impugnare perfettamente il corpo macchina. Come sempre, non mi dilungo sulle specifiche tecniche e vi rimando alla pagina ufficiale di prodotto sul sito Canon.

Da utilizzatore di Canon EOS R devo dire che in questa R6 ci sono poche differenze dal punto di vista dell’utilizzo pratico. I pulsanti, le ghiere e la navigazione del menu impostazioni è perfettamente in linea con il segmento. Ho trovato particolarmente utile il mirino quando hai bisogno di precisione nell’inquadratura e il joystick posteriore per muovere rapidamente il punto di messa a fuoco di quel tanto che basta per non dover inquadrare nuovamente la scena. Manca il display nella parte superiore del corpo macchina, come è presente sulla mia EOS R che ti consente di vedere, a colpo d’occhio le impostazioni e alcune info utili, ma ovviamente le stesse si possono trovare sul display posteriore o nel mirino. La durata della batteria è sufficiente per una giornata passata all’aperto e garantisce centinaia di scatti e un po’ di riprese video. Ottima la soluzione del doppio alloggiamento per le schede di memoria SD che possono essere sfruttate in modo differenti a seconda del tipo di lavoro che si sta svolgendo. Sul fianco sinistro

Canon RF 50mm f/1.2 L USM

Ovvero, come va in fotografia ? – Questa è la parte in cui solitamente vi racconto e commento come il corpo macchina, abbinato a una lente, si comporta in campo fotografico. In questo caso la lente è decisamente premium perchè parliamo di un obiettivo non plus ultra dal punto di vista delle prestazioni e della qualità costruttiva. Decisamente un altro pianeta rispetto al mio RF 50mm f/1.8 STM, così come il prezzo, che in questo caso si attesta a € 2.629,00 (Prezzo di listino da Canon Store). Dimensioni e peso dell’ottica seguono di pari passo la qualità: circa 90mm per 108mm sono le misure esterne del barilotto e 950gr è il peso, paraluce escluso. Non pochi se dobbiamo considerare una giornata passata in studio e all’aperto, cui va aggiunto il peso della macchina fotografica. La distanza minima di messa a fuoco è fissata a 40cm e il diaframma è composto da 10 lamelle. L’apertura ha un escursione compresa tra f/11 (apertura minima) e f/1.2 (apertura massima) e il motore di messa a fuoco è il velocissimo USM. Sempre presente la ghiera di controllo posta nella parte anteriore e che possiamo configurare a nostro piacimento in base all’utilizzo che faremo di questa ottica. E’ chiaramente un obiettivo da ritratti per vocazione ma non solo. Perfetto per la street e, come dichiarata da Canon stessa, è eccellente per scatti che dovranno poi essere stampati in fine-art.

Qui c’è in effetti la prima nota di dettaglio su questo obiettivo: la qualità resa nei dettagli è superlativa, la migliore che abbia mai visto in una prova fotografica. Merito sicuramente di un ottica costruita con tutti i criteri affinchè possa restituire al fotografo la qualità necessaria per un lavoro in post produzione o una stampa di altissima qualità.

Partiamo da uno scatto semplice come quello che vedi qui sopra. Un paesaggio rurale, in montagna, pieno sole e cielo terso. Macchina impostata in modalità Program, per non sbagliare, e ISO Automatico. Bilanciamento del bianco automatico per essere ancora più certo del risultato o, tanto per, lasciare lavorare un po’ il processore della Canon EOS R6. Ottimo risultato, indubbio: mi piace la resa cromatica e il bilanciamento perfetto tra luci e ombre. E se volessi croppare un po’ ?

Ma guarda un po’ cosa spunta da lontano ? Il campanile di questa chiesetta. Prova a vedere nella foto precedente dove è piazzato il campanile nell’inquadratura. Da qui ovviamente ci possiamo tirare fuori una stampa 30×20 senza problemi e, ricordo, che non c’è alcun processo di post produzione. Decisamente convincente già così.

Provo ad avvicinarmi molto al soggetto, per un primo piano esclusivo di questo tronco d’albero tagliato. Il sole picchia forte, compenso l’esposizione perchè voglio enfatizzare le ombre del taglio e già si nota una piacevole sfocatura dello sfondo con un apertura di f/8 con 1 metro di distanza dal punto di fuoco e 20/25 metri sullo sfondo. Vediamo ora, se ritagliamo la scena, cosa viene fuori:

Davvero notevole. Sicuramente, come accade con tutte le ottiche, intorno all’apertura centrale c’è la qualità maggiore, ma questa è un ottica che spinge fino a f/1.2 e vediamo quindi cosa succede se troviamo un soggetto particolarmente interessante che vogliamo staccare completamente dello sfondo.

Altro legno, altra inquadratura, sempre abbastanza ravvicinata: qui andiamo quasi al limite di messa a fuoco di quest’obiettivo e ci portiamo a non più di 50cm dal punto di fuoco. Complice la grande apertura abbiamo a fuoco appena la parte facciata anteriore del tronco mentre tutto il resto sfuma perfettamente con una straordinaria morbidezza.

Se tagliamo anche questa foto, possiamo vedere quanto sia ridotta la profondità di campo in questo caso ma quanto sia ottimo il dettaglio complessivo alla minima apertura. Certo, forse in questo caso, se volessi avere davvero il massimo risultato per produrre una stampa di qualità dovremmo utilizzare qualche accorgimento per regolare l’illuminazione, scattare in manuale e piazzare la macchina fotografica su un cavalletto e usare lo scatto remoto.

Allontaniamoci per un momento dal soggetto, cerchiamo qualcosa di più ampio come un campo fiorito di fine estate. Apriamo sempre a f/1.2 cerchiamo un po’ di compensazione nell’esposizione per attenuare il bianco cangiante dei fiori e le parti più esposte. Si trova un sorprendete effetto bokeh circolare: molto evidente nella parte inferiore della foto. Il bilanciamento dei colori è sempre preciso. Il bilanciamento del bianco è sempre su AWB ma in questo caso lo stile colore è passato su Paesaggio. Situazione un po’ limite con un mix di impostazioni che però ti permette di salvare la foto sempre, a meno di sbagliare il punto di fuoco.

Dalla foto di prima, ottengo un ritaglio al 100%: verticale questa volta per incorniciare meglio i fiori a fuoco e tenere un po’ di contorno sfocato: è talmente delicata la sfocatura che non invade mai la scena e mi permette così di portare a casa il risultato in ogni situazione: a f/1.2, con una luce durissima e grazie allo schermo ribaltabile e orientabile di Canon EOS R6, posizionando la fotocamera molto in basso. Certo che bilanciare il chilogrammo di ottica (compreso il paraluce questa volta), può non essere facile, ma ci sono sempre i cavalletti per questi lavori.

Mica si può sempre lavorare con la messa a fuoco automatica! Ci sono situazioni in cui, per diverse ragioni, non possiamo fissare un punto, metterlo a fuoco e poi inquadrare nuovamente la scena. Qui oltretutto manca anche lo stabilizzatore d’immagine, quindi bisogna fare affidamento sulle impostazioni di scatto e sulle nostre capacità per tenere “al centro” il nostro soggetto. Ci sono diversi aiuti per capire cosa sto mettendo a fuoco e per vedere correttamente la profondità di campo e anche in una situazione come questa dove le ombre la fanno da padrone e ci sono pochi e flebili raggi di luce, riusciamo a lavorare senza troppe difficoltà. Ancora una volta ho impostato Paesaggio, ma questa volta passiamo il controllo del bilanciamento del bianco su Ombra e scattiamo. Certo la situazione non è limite e gli ISO non si alzano particolarmente ma volevo provare il lavoro di fuoco a mano. Ottimo risultato.

Portiamoci a casa un altro ritaglio al 100% dello scatto precedente e con questo vado a chiudere per tirare qualche conclusione su corpo macchina e ottica.

In conclusione

Il corpo macchina è molto interessante perchè rientra nel gruppo di fascia professionale e si presta bene per diversi utilizzi come dicevo in apertura. Non ha la vocazione da riprese video di fascia altamente professionale (ho girato anche alcune sequenze video) e non la vocazione da sportiva per scatti a raffica velocissima. Si adatta però ad usi molto variegati e lo fa con successo. In abbinata a un ottica premium come questo RF 50mm consente al professionista così come al fotografo evoluto, di mettere in campo tutte le sue abilità creative. Per l’acquisto del corpo macchina occorre spendere € 2.630 (Da listino ufficiale Canon Store) oppure € 2.999 (Da listino ufficiale Canon Store) in accoppiata con l’ RF 24-105mm F4-7.1 IS STM. Ottica che posseggo e utilizzo regolarmente come tutto fare e recensita in questo articolo. Rispetto al mio corpo macchina: Canon EOS R si guadagnano alche funzioni di gestione della messa a fuoco e c’è il doppio slot per le schede di memoria, quindi trovo adeguato lo spostamento verso l’alto del prezzo.


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