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vivo X60 Pro 5G – Lenti ZEISS e Gimbal integrato. Il nostro test

vivo X60 Pro 5G - Test Foto e Video - Fotonews.blog

vivo X60 Pro 5G - Test Foto e Video - Fotonews.blog

Tutto inizia in una giornata, ormai lontana, quando, partecipando alla presentazione dello splendido lavoro prodotto da Anton Agarkov – qui l’articolo pubblicato sulle nostre pagine – e guardando i suoi scatti inizia a venirmi uno strano prurito alle dita. vivo X60 Pro 5G ha davvero le caratteristiche dello smartphone ideale per scattare foto e girare video ? Chiunque potrebbe dire che qualsiasi oggetto capace di scattare foto e girare video, nelle mani giuste, si trasforma in una macchina fotografica, ma non è proprio così. Certo il periodo era quello giusto perchè da li a poco avrei dovuto mandare in pensione il mio vecchio smartphone, non più capace di reggere le ultime versioni delle applicazioni che regolarmente utilizzo per gestire e controllare dispositivi come il Moza Aircross 2, la stessa Canon EOS R o persino il DJI Osmo Pocket 2. Natale era vicino e ci ho messo davvero poco a decidermi – condotto proprio dall’idea che uno smartphone con caratteristiche fotografiche importanti potesse essermi d’aiuto tutti i giorni.

vivo X60 Pro 5G – Contenuto della confezione

Il packaging è altrettanto bello quanto lo smartphone, anche senza averlo visto ancora! Curato e con tutto quello che serve, ovviamente, per iniziare ad usare il telefono: C’è l’alimentatore da rete elettrica, il cavo USB – TypeC, l’adattatore per le cuffie, la pellicola protettiva sul display (già applicata), il bumper protettivo per il guscio posteriore in plastica trasparente (non è in materiale siliconico), espulsore slot SIM e documentazione.

vivo X60 Pro 5G – Caratteristiche tecniche

Come sempre non mi dilungo nell’elencare caratteristiche tecniche che potete trovare sul sito del produttore – qui la pagina dedicata al prodotto – ma soffermiamoci su quelle sostanziose che parlano proprio del comparto foto video. Comparto che dev’essere adeguatamente supportato dal processore Snapdragon 870, 12 Gb di RAM e 256 Gb di ROM UFS 3.1spazio di archiviazione dedicato al sistema operativo, alle app e ovviamente ai nostri contenuti multimediali. All’esterno invece troviamo un display con refresh rate a 120 Hz, in formato FHD+ che si sviluppa su 6,56 pollici di diagonale, ovvero con risoluzione di 2376 x 1080 pixel ed è di tipo AMOLED e certificato HDR 10+.

Passando al comparto foto, il gruppo lenti posteriore è costituito da 3 obiettivi in configurazione 48Mpx + 13Mpx + 13Mpx con rispettiva apertura massima f/1.48 + f/2.2 + f/2.46. All’anteriore troviamo una fotocamera da 32Mpx con apertura massima f/2.45. Il cerchio si chiude con le due caratteristiche che fanno di questo smartphone un oggetto da usare senza problemi, in ogni situazione, per scattare foto e riprendere video: Gimbal meccanico su 5 assi e lenti realizzate in collaborazione con ZEISS. In realtà poi scopriremo che esistono anche caratteristiche del software foto che è stato sviluppato nello specifico proprio per sfruttare al meglio il comparto hardware foto/video.

vivo X60 Pro 5G – Il mio test foto e video

Chi ci segue da un po’ saprà che il Marco, nel fare i suoi test sul campo, si mette sempre nei panni dell’utente medio – nel senso lato del termine, ovvero non dell’ utente fotografo o video maker professionista – e questo mi permette di approcciare alla tecnologia in un modo diretto e semplice e quindi di raccontarla nel miglior modo possibile per il mio pubblico. Questa premessa è, doverosa in questo caso, perchè appena prendi in mano questo telefono, punti un soggetto e scatti – senza preoccuparti dei parametri di configurazione, senza preoccuparti di costruire una scena o comporre un inquadratura, senza preoccuparti di correggere l’esposizione – guardi il risultato sul display e dici wow! – Trasferisci la foto sul pc, la guardi sul monitor BenQ PD2700Q correttamente calibrato etc etc e poi la guardi anche su un monitor normalissimo da casa e confermi wow!

Ok, così potrei sembrare poco professionale nell’affrontare un test, ma diciamocelo, non è quello che farebbe la maggior parte delle persone ? Non è quello che farebbe un qualsiasi utente medio ? Io lo sono in effetti e mi lascio trasportare e coinvolgere dalle emozioni e dalle sensazioni. Ecco quella foto mi ha decisamente colpito – e non sono un fotografo professionista, e non voglio neppure paragonare i miei risultati a quelli di Anton Agarkov, giusto per restare in tema.

La differenza tra uno smartphone con un “anonimo” sistema di lenti, sensore e software, si fa sentire in ogni condizione di scatto e ripresa video. Dal pieno giorno alla notte profonda. Proprio in questo ultimo caso viene in aiuto la modalità Night Shots o in alternativa, se il nostro soggetto è la Luna, possiamo attivare l’omonima funzione nelle opzioni dove troviamo anche la modalità Cielo Stellato per esaltare le stelle che normalmente risulterebbero indistinguibili e annegate nel nero del cielo. Qui sotto ci sono due esempi scattati con e senza la modalità notturna avanzata.

Come si può vedere nel confronto qui sopra, anche la messa a fuoco sulle luci del paese è nettamente migliore, segno che il software, insieme al gruppo lenti, lavora egregiamente. Altro fattore importante da tenere a mente è che la seconda foto è stata scattata a mano libera con un tempo di scatto pari a 1 secondo: la stabilizzazione attiva ha fatto il suo lavoro a dovere.

Senza spingere al limite la modalità notturna, volendo scattare semplicemente in condizione di scarsa illuminazione, ovvero con nette zone d’ombra / buio e luce piena, come potrebbe essere una scena cittadina serale o l’interno di un abitazione, il risultato è notevole. Gli scatti che vedete qui sotto sono realizzati a mano libera e il tempo di scatto minore di 1/20sec (lo si vede bene nel primo scatto con il bambino mosso). L’aspetto interessante di questi scatti è la definizione e la qualità impeccabile anche in queste condizioni estreme.

Analizzando il crop dell’ultimo scatto, si può notare un leggero disturbo nelle zone ad alto contrasto, ma il nero risulta assolutamente pieno e non disturbato. In generale la definizione è ottima e non ci sono imperfezioni rilevanti.

Restando in tema fotografico e nel comparto delle opzioni software, troviamo molti filtri applicabili live durante lo scatto. Qui sotto c’è la carrellata completa dei filtri disponibili. Gli stessi filtri possono essere applicati anche alle riprese video, così è possibile dare un look più interessante – ovviamente ciò dipende sempre dal gusto personale di ognuno di noi – o decisamente creativo.

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La gestione della messa a fuoco

Per distinguersi da un qualsiasi altro smartphone nel campo foto/video, serve anche un eccellente gestione della messa a fuoco. Possiamo chiaramente puntare il nostro soggetto facendo tap sullo schermo per fissare messa a fuoco e regolare l’esposizione, ma il telefono è capace di agganciare e seguire la messa a fuoco su soggetti in movimento distinguendo se si tratta di persone oppure oggetti. Nel caso di figure umane è possibile anche l’aggancio del fuoco sugli occhi. Nelle opzioni possiamo configurare l’aggancio automatico e sceglierà lo smartphone su quale occhio agganciare il fuoco, oppure possiamo forzare noi la scelta tra occhio sinistro e occhio destro. L’aggancio è rapido e preciso e viene tenuto finché il soggetto è all’interno della cornice del frame, quindi direi che è promosso a pieni voti.

Lo zoom

Durante la fase di scatto, direttamente sullo schermo, ci sono 3 opzioni rapide per gestire altrettanti livelli di zoom: 0,5x – attiva l’ottica super grandangolare, 1x – attiva l’ottica principale e non vi è alcun fattore di zoom, 2x – valore di zoom pari al doppio dell’impostazione standard. Se tutto ciò non dovesse bastare possiamo pinchare con le dita sullo schermo per arrivare fino a uno strabiliante zoom 20x. La qualità e la definizione dell’immagine è sempre molto buona a 20x se le condizioni di luce sono delle migliori mentre con scarsa illuminazione o zone d’ombra si perde qualche dettaglio, ma qui ci sono limiti di sensore e di ottica per cui non potremmo mai pretendere risultati migliori.

vivo X60 Pro 5G – La qualità d’immagine

Ciò che mi aspettavo da questo smartphone era una qualità d’immagine superiore alla media e, come anticipato all’inizio, già dalla prima foto ho esclamato la mia esaltazione, proprio pensando al rapporto qualità / mezzo di scatto. Nella galleria qui sotto si può vedere come sia in pieno giorno, in contro luce o di sera, la qualità è davvero eccelsa. La resa cromatica è fedele alla scena originale, senza alterazioni senza sbilanciamenti dominanti di tonalità particolari. Tutti gli scatti sono nature ovvero senza filtri applicati. Il file prodotto, di generose dimensioni vista la risoluzione dell’ottica principale è perfetto per definizione, contrasto, bilanciamento delle ombre e della luce. Anche il bianco e nero mi sembra essere molto ben equilibrato con il giusto punto di nero e bianco. In galleria ho dovuto ridurre la dimensione a 1024px sul lato lungo per esigenze editoriali ma penso che le immagini possano parlare da sole ugualmente. In definitiva, gli scatti prodotti, a piena risoluzione sono pienamente sfruttabili per la visione su smartphone, per la condizione, per la visione su display più grandi – pensiamo ad esempio alla visualizzazione su TV o sul monitor ma, come anticipo nel video del test pubblicato sul nostro canale YouTube, proseguirò il lavoro di test con questo smartphone con uno speciale sulla stampa fotografica prodotta con scatti realizzati con lo smartphone. Non vorrei sbilanciarmi, ma credo che si possano ottenere eccellenti risultati anche in stampa.

Il gimbal integrato

Seconda caratteristica distintiva di questo smartphone, oltre alle lenti realizzate in collaborazione con ZEISS è proprio il sistema di stabilizzazione sui 5 assi, fornito dal gimbal interno. E’ decisamente apprezzabile nelle scene video con soggetti in movimento, specie se la ripresa è abbinata allo zoom. C’è un inevitabile tempo di attivazione del gimbal appena inizia il movimento di camera, ma poi tutto fila liscio e si può inseguire il nostro soggetto o muovere l’inquadratura con assoluta libertà. E’ in assoluto la migliore soluzione di stabilizzazione che si possa trovare su uno smartphone e di sicuro è la migliore tra quelli provati personalmente. Riprova che si tratta di un vero sistema di stabilizzazione è dato dal fatto che nelle opzioni dell’applicazione Foto c’è una voce di menu dedicata alla calibrazione del gimbal. Operazione semplice da fare, anche per un perfetto neofita (qui c’è un riferimento alle procedure di calibrazione di un vero gimbal per fotocamera).

vivo X60 Pro 5G e la registrazione video

E’ uno smartphone dalle grandi potenzialità video, e in questo caso mi riferisco alla registrazione di clip video. Tre sono le risoluzione registrabili: 720p, 1080p e 4K mentre due sono i frame rate tra cui scegliere: 30fps o 60fps. La registrazione in slow motion è abilitata sulle risoluzioni 720p e 1080p a 120fps o 240fps mentre se registriamo in modalità Timelapse ci viene in aiuto un pratico menu delle modalità che ci permette di impostare sempre correttamente i parametri per ottenere i migliori risultati. Si può scegliere tra Gente in movimento o Nuvole in movimento e molte altre opzioni sono disponibili. Oltre al classico formato 16:9 si può scegliere anche il formato Film che aggiunge due barre nere – in puro stile cinematografico. Tra le impostazioni avanzate c’è persino la possibilità di scelta se registrare in formato H.264 o H.265, soppressione del rumore di fondo per esaltare il parlato sulla traccia audio. Chiaramente anche in questo caso si applica la regola della stabilizzazione d’immagine attraverso il gimbal integrato. Il video pubblicato su YouTube, che puoi vedere qui sotto contiene una sequenza girata con lo smartphone in modalità cinema. Non posso che confermare quanto detto per la qualità fotografica: Colori fedeli con un giusto punto di contrasto, quasi fosse un filmato HDR – Le ombre non sono mai troppo chiuse e la luce, anche nelle riprese in contro luce, non è mai distruttiva su tutto il frame. Quando cala la luce del giorno e le ombre si allungano riesce a fare molto bene – vedi ad esempio verso la fine i ragazzi che passeggiano nel giardinetto – mentre si perde un po’ nel cielo sfumato di blu quando chiudo il video: comportamento direi accettabile e ovvio in assenza di punti di riferimento per la messa a fuoco e senza una modalità come la Super Night Shot a dare supporto, ma questa resta pur sempre una considerazione marginale.

Ultima nota a margine, che mi riservo di migliorare nel prossimo video, è il downsample prodotto dal montaggio del video (da 30fps a 25fps) che rende alcune sequenze poco fluide, ma recupererò presto con un video dedicato all’ app Foto di questo smartphone con settaggi, calibrazione e tutto quello che imparerò ad usare meglio nelle prossime settimane.

In conclusione

E’ uno smartphone che vale tutti gli Euro che costa – dal primo all’ultimo. Qui non ho parlato delle prestazioni dello schermo, dell’audio in ascolto o della durata della batteria – ma non è il blog migliore per queste cose. Complessivamente però posso dire che vedere un contenuto multimediale su questo schermo è strabiliante. Non solo per la definizione dello schermo o per la fluidità delle immagini, ma c’è un mix di resa cromatica, contrasti e nero profondo dato proprio dal pannello certificato HDR 10+. Qui ovviamente rientra anche la visione dei contenuti che registriamo con lo smartphone. In genere uso molto il telefono durante la giornata: telefonate, messaggi social, molti contenuti multimediali e rientro a casa dopo 10-12 ore con 65/70% di batteria, considerando che ho tutte le antenne attive (NFC, Bluetooth, WiFi) e la luminosità dello schermo è sempre oltre il 70% perchè amo vedere le cose chiaramente – complice anche qualche diottria mancante. Posso dire di essere pienamente soddisfatto da questo smartphone, per il comparto foto video, per la fluidità di esecuzione delle app e per quanto ho detto nelle righe precedenti. Sostituirà la mia mirrorless? No ovviamente, ma è ampiamente utilizzabile tutti i giorni, anche da chi per la sua professione ha bisogno di produrre contenuti multimediali. Penso a chi lavora nei cantieri, un architetto, un designer, professionisti della moda o ai content creator, solo per citare quelli che mi vengono in mente prima del caffè.

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