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Roma Fotografia 2020 – Eros celebra l’arte delle Donne

Da Tina Modotti alle dive degli anni 20 del Cinema Muto, da Chiara Caselli alle fotografe Anna Sowinska e Federica Diotallevi, le iniziative per 8 marzo. A Palazzo Merulana incontro con Dario Argento e presentazione del film su Emma Carelli.

Continua la narrazione di Roma Fotografia 2020 EROS che individua il suo fulcro nel racconto tutto al femminile che ripercorre il secolo scorso sino a oggi: dallo spirito rivoluzionario di Tina Modotti, alle dive del cinema muto degli anni Venti fiammeggianti di innovazione nella mostra a cura di Istituto Luce – Cinecittà fino alla contemporaneità intrisa di classicismo delle opere di Chiara Caselli.

Tina Modotti

Un omaggio, in programma a Palazzo Merulana dal 22 febbraio al 4 aprile, alle donne che rappresentano forza, indipendenza, coraggio, emancipazione, e diventano portatrici di un messaggio importante che Roma Fotografia vuole amplificare sottolineando la presenza incisiva, attenta e competente delle donne in un settore spesso declinato al maschile come la fotografia Nella settimana in cui ricorrono iniziative dedicate alla centralità del ruolo delle donne nella società, dalla cultura all’arte, dalla ricerca alla scienza, Roma Fotografia 2020 EROS dedica spazio a due giovani artiste, Federica Diotallevi e Irena Anna Sowinska.

La mostra di Federica Diotallevi dal titolo Quella voglia di Fusione… dal 6 al 26 marzo a Quintessenza, è un progetto che nasce dal desiderio di mettere in scena la fusione tra l’elemento maschile e quello femminile. Durante gli scatti i corpi di due modelli si sono incontrati e intrecciati in una danza passionale e armoniosa creando paesaggi di anime e carne che lasciano senza fiato. Quella danza è stata fermata dagli scatti della fotografa con l’intento di coglierne l’essenza di pura bellezza.

Anna Sowinska

Touch me di Irena Anna Sowisnka, dal 29 febbraio al 16 marzo a Stadio di Domiziano, ha come obiettivo la ricerca e la esplorazione della sensualità femminile attraverso gli occhi di una donna. La ricerca viene effettuata attraverso la conoscenza tra me ed soggetto, creando una complicità da poter entrare nel profondo dell’intimità femminile e fissare quei momenti usando apparecchiatura fotografica. Il progetto si sviluppa su una sequenza narrativa, si compone di dodici fotografie per ognuna delle cinque modelle per un totale di 60 immagini. Le fotografie sono mostrate con diversa forma e inquadratura, ogni serie ha come parte iniziale e finale le foto che mostrano caratteristiche del corpo femminile. Nella seconda parte ci sono degli astrattismi realizzati con le riprese close up, che rappresentano le fantasie femminili, mentre la parte centrale rappresenta gli elementi cardinali – simboli della sensualità. Le foto sono stampate su particolar e carta “Curious Touch” che al tatto risulta liscia e vellutata come la pelle di una donna. Questo perché crea un forte legame fra forma e il contenuto. In questo modo la fotografia non è solo una forma di comunicazione ma diventa uno strumento di interazione.

Tina Modotti

Rivolto al tema di donne e uomini considerati esclusivamente come merce è il lavoro di Andrea Capanna, Catalogo erotico – dal 5 al 21 marzo a Dolcevita gallery, che si concentra sul corpo umano esposto come oggetto di scelta simulando un catalogo erotico. Il risultato è l’esasperazione della mercificazione del corpo come oggetto di desiderio sessuale. Una serie di corpi maschili e femminili senza volto accentuano l’impersonalità dell’oggetto scelto; i corpi “esposti” di fronte, di profilo, di spalle, appaiono come foto segnaletiche di corpi in mostra per una vendita.

Tina Modotti

La giornata del 8 marzo prevede, infine, un incontro dedicato alla personalità straordinaria ed eclettica di Tina Modotti: “Il coraggio di essere me stessa”, a Palazzo Merulana alle 18.30, con il presidente di Roma Fotografia, Maria Cristina Valeri, Ada Scalchi, presidente dell’associazione Onlus 8 marzo – promotrice della mostra L’Eros della rivoluzione – il regista Dario Argento, Giulia Decina, membro dl comitato direttivo di Inclusione Donna, l’attrice teatrale, Veronica Cruciani e Alessandra di Michele Bragadin, presidente dell’associazione Emma Carelli. L’incontro fornisce, inoltre, occasione per presentare La prima donna, film di Tony Saccucci, prodotto da Istituto Luce – Cinecittà in collaborazione con il teatro dell’Opera di Roma, di prossima uscita nelle sale in tutta Italia. L’opera racconta la vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo nei primi del ’900, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (l’odierno Teatro dell’Opera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riuscì a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi, i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifestò un’indole tale da farle tenere testa a colleghi più maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura all’autorità massima e temuta del maestro Arturo Toscanini. E al capo del nuovo regime, Benito Mussolini. La sua storia, di disparità e violenza di genere, nascosta negli archivi per decenni, torna alla luce con questo film.

Il calendario completo di Roma Fotografia 2020 EROS è disponibile sul sito www.roma-fotografia.it

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