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Xiaomi 12 Series – Cosa hanno fatto con uno smartphone ?

Prime Time, la miniserie girata con Xiaomi 12 Series

Prime Time, la miniserie girata con Xiaomi 12 Series

Se due anni fa dicevo “Lo smartphone non è il mezzo giusto per fotografare“, adesso devo decisamente abbandonare questa idea – seppur con delle eccezioni, ma di queste ve ne parlerò un altra volta – e allora ecco che spunta fuori Xiaomi con la serie 12 e una piccola serie, girata interamente con smartphone. Dimostrazione chiara che un prodotto del genere può essere un valido sostituto di una macchina cinematografica ?

Le produzione “economiche” possono essere fatte con camere mirrorless, da Canon R5 a Nikon Z6, da Panasonic GH-6 a Sony FX3 o anche da prodotti come Blackmagic Pocket Cinema, RED Komodo o zCAM e2. Su tutti questi prodotti ci sono indubbi vantaggi in fatto di lenti, gestione del colore, formato di registrazione e connessioni esterne (microfoni e recorder anzitutto).

Ed ecco la sfida: girare un intera serie destinata al web, con uno smartphone. Lavoro fatto da mani sapienti e competenti che di cinema ne capiscono – o meglio dire: che sanno fare cinema, perchè chiunque può tenere in mano uno smartphone e schiacciare il tasto REC. Qui sotto l’episodio Italiano della mini serie: Cinema Aurora. Gli altri sono facilmente reperibili sul canale video Xiaomi. Da guardare chiaramente, alla massima risoluzione possibile, il risultato è incredibile. Quello che segue è il comunicato stampa ufficiale Xiaomi.


Xiaomi Studios, il progetto di Xiaomi dedicato alla produzione cinematografica, ha recentemente collaborato con registi professionisti di tutto il mondo con l’obiettivo di ispirare e sostenere la futura generazione di creator a produrre contenuti cinematografici con smartphone. Il risultato è una miniserie narrativa di sei episodi, Prime Time, che è stata girata interamente con Xiaomi 12 Series, l’ultima famiglia di smartphone flagship.

La miniserie Prime Time racconta il modo in cui ognuno definisce la propria metaforica ‘prima serata’, inserendo scorci di introspezione sulle decisioni cruciali che prendiamo nei momenti più importanti della vita. La produzione della miniserie sottolinea il crescente successo del cinema girato da mobile come strumento cinematografico mainstream, capace di offrire nuove opportunità ad aspiranti registi e creator di tutto il mondo.


Incuriositi dalla sfida di girare un’intera miniserie attraverso i dispositivi della Xiaomi 12 Series, registi da tutto il mondo hanno preso parte alla produzione di Prime Time. Tra loro, il famoso regista spagnolo Rodrigo Cortés, i pluripremiati registi britannici, tedeschi e thailandesi Michele Fiascaris, Florian Ross, Kasemparn Jujindalert, il regista italiano Vincenzo De Caro e il giovane regista polacco Maciek Adamczak. La produzione è stata poi supportata da un team di sceneggiatori di serie TV nominati al Golden Globe, Primetime Emmy e BAFTA, tra cui Matteo Menduni e David Pope. Il risultato è un’esperienza cinematografica girata da smartphone unica nel suo genere, caratterizzata da storie visivamente sorprendenti e dal grande impatto narrativo.

In termini di produzione, la sfida è stata affascinante: combinare il talento dell’industria cinematografica con la potenza e la versatilità delle riprese tramite una famiglia di smartphone così performante come Xiaomi 12 Series ci ha permesso di rendere il set molto più dinamico” – ha dichiarato Valerio Jalongo, produttore dell’episodio italiano Cinema Aurora.

Per far crescere la consapevolezza dell’importanza del cinema per le nuove generazioni – oltre a condividere un’esperienza in grado di stimolare l’immaginazione – la miniserie Prime Time racchiude storie autonome collegate dal fil rouge del ‘messaggio in bottiglia’. Infatti, i protagonisti provengono da ambienti diversi, ma tutti affrontano momenti cruciali della loro vita e ricevono indicazioni da un misterioso messaggio contenuto all’interno di una bottiglia.

“In quanto produzione internazionale e congiunta, ‘Message in a bottle’ rappresenta una nuova frontiera per misurare le capacità di giovani registi e della troupe; la sfida è a suo modo unica, perché abbiamo cercato di rendere omaggio ad alcuni grandi classici, adattati in chiave moderna. Ciò che trovo speciale dell’episodio italiano, ‘La dolce vita’, è l’importanza oggigiorno di avvicinare le persone all’arte cinematografica e al suo fascino. È proprio questo che ha affascinato tutti coloro che sono coinvolti nel progetto. Mettere in scena la storia del nostro protagonista significherà anche raccontare una storia i cui principi sono condivisi da tutte le persone coinvolte nell’industria cinematografica” -ha dichiarato Vincenzo De Caro, regista dell’episodio italiano.

“Al giorno d’oggi, molte persone perdono sé stesse nel tentativo di inseguire ciò che credono sia ‘il successo’, quello che pensano sia il loro “Prime Time”. Vogliamo utilizzare il format della miniserie – per la prima volta sviluppato dagli Xiaomi Studios – per esplorare questo concetto dal punto di vista di sei diversi individui provenienti da tutto il mondo, nella speranza che il racconto costituisca uno spunto per riflettere sulla definizione stessa di successo e realizzazione” – conclude Steven Senshan di Xiaomi Studios. “Nonostante le difficoltà, i punti di forza, le debolezze e il destino di ogni personaggio di ‘Prime Time’, il messaggio che emerge da tutta la serie è che ‘il prime time di ciascuno è adesso, bisogna solo lavorare per raggiungerlo’”.

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