Passaggio a full frame: le 4 cose che più mi hanno colpito il primo giorno

In questo articolo vorrei descrivervi la mia esperienza con il passaggio da un corpo macchina APS-C di prima fascia, anche detta entry-level, ad un corpo macchina full-frame, focalizzandomi sulle prime sensazioni e le differenze più eclatanti che ho notato nei primi giorni di utilizzo, tralasciando invece i confronti sugli aspetti più tecnici.
Nel mio caso, sono passato da Nikon D5000 a Nikon D750.
Se volessimo fare un parallelo col mondo Canon, sarebbe come passare da EOS1200 a EOS 6D.
Le differenze ovviamente fra questi due modelli sono tantissime, sotto ogni aspetto, c’è un abisso fra queste due macchine, ma se dovessi rispondere alla domanda “Quali sono le prime 4 cose che ti hanno colpito?” risponderei: peso, autofocus, comandi, ISO.
Nikon D5000
PESO – Non è stata una sorpresa, avevo già maneggiato il corpo macchina qualche volta nei negozi, quando stavo ancora decidendo se acquistarla, quindi sapevo che sarebbe stato più pesante, ma alle prime occasioni d’uso continuativo polso e dita urlavano pietà.
Il maggior peso si sente anche quando la si tiene appesa al collo per lungo tempo.
Io ne faccio un’uso amatoriale, non continuativo, quindi ci ho messo del tempo per abituarmi al peso e per agevolare le cose ho acquistato una cinghia a tracolla rapida che ha risolto brillantemente il problema del peso sul collo.
Nikon D750
AUTOFOCUS – La macchina precedente la usavo da 5 anni, quindi ormai la conoscevo bene, compreso il tempo che passa dal momento in cui si preme il pulsante di scatto fino al primo fermo, dove parte l’AF, al momento in cui si sente il beep che indica che la scena è a fuoco. Non che la D5000 fosse lenta, ma quando ho scattato la primissima foto con la D750…. wow!! Praticamente non c’è attesa, i primi giorni ero spiazzato: l’AF è istantaneo facendo passare la D5000 per una lumaca!
Nikon D5000
COMANDI – Le Nikon entry-level come la D5000 hanno una sola ghiera di comando, pertanto in modalità di scatto manuale (M) la ghiera regola alternativamente diaframma e tempo. Dopo diversi anni d’uso chiaramente ci avevo preso la mano. Sui modelli di fascia più alta, come D750, ci sono invece due ghiere, che ovviamente sono meglio, ma vi assicuro che all’inizio è stato un bel problema abituarsi, perchè istintivamente continuavo ad usarne una.
Oltre alla doppia ghiera ci sono un sacco di pulsanti, sparsi su tutto il corpo macchina, che permettono di accedere direttamente a molte funzioni tenendo l’occhio sul mirino, senza quindi la necessità di accedere al menu delle opzioni sul display e scorrere decine di voci per cercare quello che serve visibile. Un bel vantaggio per non perdere tempo e sopratutto non perdere una inquadratura importante mente si sta cercando il menu per cambiare gli iso!
Nikon D750
ISO – Si sa che, man mano che sali di livello col corpo macchina, puoi permetterti di scattare ad ISO più alti senza dover sacrificare la qualità e la differenza è evidente… mooolto evidente. Fin dal primo scatto fatto in interno, senza flash, ho capito immediatamente che avrei potuto permettermi di scattare in situazioni dove prima evitavo anche di tirar fuori la macchina.

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