Officina Fotografica – L’intervista al presidente Luca de Gennaro

Officina Fotografica è l’associazione di Paderno Dugnano, chiamata a partecipare al progetto SuperCity ! – Cusanello San Dugnano e questa l’intervista rilasciata alla redazione da Luca de Gennaro in veste di presidente.

La vostra è un’associazione fotografica costituita da fotoamatori, mi può raccontare
qualcosa di voi?
Officina Fotografica è nata a inizio del 2014 dalla passione di un gruppo di amici. Di strada ne abbiamo percorsa molta e molte sono le persone che si sono avvicendate in questi quasi 5 anni di avventure. I soci, offers per gli amici, possono esprimere le proprie passioni e il proprio talento partecipando alle numerose attività proposte. Abbiamo un concorso interno, la foto del mese, organizziamo serate tecniche e con ospiti; ciascun offer può proporre una presentazione ed essere protagonista di un martedì sera, giornata nella quale settimanalmente ci incontriamo in sede. Non mancano, naturalmente, uscite – organizzate a cadenza mensile – verso destinazioni interessanti o altrettanto ammalianti esposizioni fotografiche e mostre. La media dei soci iscritti oscilla tra i 50 e i 60, alcuni arrivano dai corsi che organizziamo periodicamente, altri perché ci incontrano durante eventi quali, ad esempio, la Fiera di primavera a Paderno Dugnano, città che ci ospita. Siamo un’associazione che amo definire “differente” o “divergente”: non ci riuniamo per vedere proiezioni di grandi autori o delle nostre foto (anche se talvolta è un piacere farlo).
Preferiamo, come il nome officina racconta, sperimentare e metterci in gioco sul campo.
Teoria si, ma anche tanta pratica. E fotografare è il nostro divertimento più grande e la più grande passione.

Come è stata accolta l’idea di questo progetto dal vostro gruppo?
Gli offers amano le sfide e il mettersi in gioco. L’iniziativa, per la quale ringrazio gli organizzatori e chi ha sostenuto il progetto, è piaciuta da subito. L’idea di realizzare una mostra e partecipare a un gioco in piazza è entusiasmante. Un sogno per qualsiasi fotografo, amatoriale o professionista. Anche la sfida della maratona in 24 ore, inizialmente ci ha spaesati… ma per 1 minuto. Poi ci si è subito organizzati e il divertimento è stato massimo. Credo che anche nella scelta per le foto da mandare al MuFoCo per la selezione ci sia stata tanta attenzione e studio: l’occasione era ghiotta e irripetibile… anche se speriamo non lo sia!

È la prima volta che partecipate ad un evento del genere?
Una mostra nella quale i circoli fotografici espongono al Museo di Fotografia
Contemporanea oltre 700 scatti per 4 mesi? Credo sia la prima volta in assoluto, non solo per noi. Ma tornando a quanto in questi pochi anni di attività gli offers hanno realizzato vorrei ricordare la mostra Obiettivi Diversi nel 2017 e, nello stesso anno, il padiglione della fotografia alla Fiera di Primavera: 600 metri quadrati dedicati all’immagine con tre mostre, convegni, shooting, workshop, concorsi, ospiti importanti e due set allestiti dove erano presenti anche alberi veri, balle di fieno e perfino un trattore… può bastare?

Avete collaborato con le altre associazioni fotografiche, anche per altri progetti?
Si, OF crede molto nella collaborazione e nella condivisione. A tale proposito posso citare il concorso intercircoli F. Barbera promosso dagli amici di Garbagnate al quale abbiamo partecipato per diversi anni. Abbiamo preso una pausa per dedicarci alla mostra  Supercity ma non escludiamo di continuare nei prossimi anni.

Come si vive alla vigilia dell’inaugurazione e della grande serata in piazza che vi aspetta?
Fibrillazione è la prima parola che mi sovviene ma anche orgoglio e soddisfazione. I soci hanno lavorato bene e tanto; qualcuno è anche riuscito ad aiutare nell’allestimento. Avremmo voluto fare di più ma quasi tutti sono impegnati per il lavoro durante il giorno. Il team serale ha preso la sfida come un’opportunità per approfondire le proprie conoscenze; un atteggiamento che ho molto apprezzato. Inutile dire che, a poche ora dall’apertura siamo tutti, io per primo, curiosi di vedere come è venuta la mostra. Dalle prime indiscrezioni è magnifica e incredibile. Colgo l’occasione di questa intervista per ringraziare nuovamente la macchina organizzativa, il MuFoCo, i giudici e curatori, tutti quelli che hanno partecipato al progetto, i mitici Offers e, perché no, anche Fotonews per l’intervista.

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