Site icon FotoNews

Italian Sustainability Photo Award – Fino al 30 Luglio a Genova

Dal 10 al 30 luglio prossimo in Sala Liguria del Palazzo Ducale di Genova sarà visitabile la mostra ISPA – Italian Sustainability Photo Award: esposizione fotografica dedicata alle storie di sostenibilità italiane.


Tutela dell’ambiente e della biodiversità, rispetto dei diritti umani, culturali e sociali, gestione illuminata di territori, innovazione ed eccellenze, sono alcuni dei temi sviluppati e raccontati attraverso le fotografie. A FUJIFILM Italia, promotrice del valore della fotografia stampata, va la soddisfazione di affiancare ISPA, in quanto le immagini in mostra hanno preso vita grazie ai supporti di carta fotografica all’alogenuro d’argento della gamma Fujifilm Original Photo Paper.

Enrico Genovesi – Vincitore Storia Fotografica 2020NOMADELFIA (2017-2019) | Il suo nome deriva dai termini greci nomos e adelphia, e significa: “dove la fraternità è legge”. Nomadelfia si autodefinisce come “una proposta”, un modello di vita sociale alternativo rispetto a quello proposto abitualmente dalle società occidentali. I suoi componenti, tutti cattolici praticanti, adottano uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli Atti degli Apostoli. Nomadelfia è un popolo comunitario, più che una comunità, ed è situata in Toscana vicino a Grosseto. Un piccolo popolo con una sua Costituzione che si basa sul Vangelo. Fondata nel 1948 nell’ex campo di concentramento di Fossoli da don Zeno Saltini, il suo scopo era fin dall’inizio quello di dare un padre e una madre ai bambini abbandonati. La cura dei ragazzi e dei bambini orfani, la risposta all’emergenza sociale dell’abbandono a cavallo fra le due guerre, rappresentano la prima scintilla che ha dato vita a Nomadelfia. Oggi questo fenomeno è meno esteso ma esiste ancora, in forme meno evidenti e più complesse. Per questo Nomadelfia è ancora attiva nel campo dell’accoglienza, nella forma giuridica dell’affido familiare. Attualmente conta circa 300 persone, 50 famiglie suddivise in 11 gruppi, di cui quasi la metà sono bambini e ragazzi. In Nomadelfia tutti i beni sono in comune. Nello spirito dei consigli evangelici la popolazione di Nomadelfia conduce una vita caratterizzata da sobrietà, non vi circolano soldi e tutto è pensato per garantire condizioni di vita dignitosa per ogni essere umano.

ISPA, Italian Sustainability Photo Award è il premio fotografico ideato da Parallelozero, in collaborazione con il main sponsor PIMCO, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e di governance, sintetizzati dall’acronimo ESG.

La mostra ISPAItalian Sustainability Photo Award presenta un’importante selezione di scatti dei vincitori e dei finalisti delle edizioni 2020, 2021 e 2022. In esposizione le immagini di Matteo Bastianelli, Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, Matteo Capone, Tomaso Clavarino, Enrico Genovesi, Schirra Giraldi, Giacomo d’Orlando, Paola Lai, Vittoria Lorenzetti, Matteo de Mayda, Pietro Romeo, Nicolò Panzeri, Valeria Scrilatti, Christian Velcich, Elisabetta Zavoli, autori di storie emblematiche dell’Italia in transizione verso un futuro più sostenibile.

Giacomo d’Orlando – Finalista Foto Singola 2021 | Secondo l’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, la desertificazione portata dal cambiamento climatico negli ultimi anni ha già ampiamente ridotto la produttività agricola in molte regioni del mondo, compresa l’Italia. L’agricoltura rappresenta il 70% dell’utilizzo di acqua dolce nel mondo e le attuali proiezioni della popolazione parlano di un aumento stimato fino a 10 miliardi entro la fine del secolo.  È urgente trovare un metodo alternativo di coltivazione ecologicamente sostenibile per il nostro futuro. In questo scenario si inserisce il Nemo’s Garden: le prime serre subacquee di piante terrestri al mondo. Questo progetto completamente autosufficiente e senza impatto ambientale rappresenta un sistema di coltivazione alternativo particolarmente dedicato a quelle zone dove le condizioni ambientali o geo-morfologiche rendono quasi impossibile la crescita delle piante. I risultati incoraggianti degli ultimi anni, dove sono state coltivate con successo più di 40 specie diverse di piante, ci fanno sperare di aver trovato un sistema agricolo sostenibile che ci aiuterà ad affrontare le nuove sfide portate dal cambiamento climatico.

Le immagini in mostra sono stampate su carta fotografica Original Photografic Paper di Fujifilm, nuovo sponsor dell’Italian Sustainability Photo Award. La carta utilizzata tipo DPII in finitura Matt è stata scelta per la particolare resa cromatica che esalta la bellezza delle immagini e la conservazione inalterata nel tempo. Fujicolor Crystal Archive Digital Paper Type DPII Matte, della famiglia Original Photo Paper è una carta fotografica all’alogenuro d’argento a procedimento fotografico Ra4.

Questa carta fotografica professionale risulta tra le più pregiate, pensata per professionisti e utilizzatori esigenti è stata prodotta da Fujifilm per ottenere risultati qualitativi di massimo livello. Offre eccezionale definizione, eccellente stabilità dell’immagine, ampia gamma di colori e una straordinaria saturazione cromatica. Fujicolor Crystal Archive Digital Paper Type DPII, come tutte le carte di FUJIFILM all’alogenuro d’argento valorizza ed esalta al meglio le caratteristiche stilistiche e tecniche di ogni immagine, assicurandone la durata nel tempo e nella memoria, attraverso una resa visiva eccellente. Fujicolor Crystal Archive Digital Paper Type DPII è disponibile nelle finiture Glossy, Lustre, Matte e Silk. Le foto in mostra sono state stampate su Matt.

Matteo de Mayda – Vincitore Grant 2021 – “There is no calm after the storm” | Tra il 26 e il 30 ottobre 2018, un evento atmosferico estremo si è abbattuto sull’Italia, colpendo con violenza il Trentino, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Nella notte del 29 ottobre, in particolare, in alcune vallate delle Dolomiti e delle Prealpi venete la pioggia incessante ha fatto esondare i torrenti e lo scirocco ha soffiato fino a 200 chilometri orari, schiantando al suolo circa 14 milioni di alberi: un fenomeno senza precedenti in Italia. Il giorno dopo, gli abitanti di quelle vallate, hanno avuto solo qualche attimo per contemplare il paesaggio sconvolto, poi si sono rimboccati le maniche per rimediare ai danni più evidenti: gli edifici danneggiati, le case scoperchiate, le strade e le piazze inondate di terra e di tronchi e fango, i letti dei torrenti dissestati, gli acquedotti distrutti, le linee elettriche e telefoniche cadute a terra. Si stima che la tempesta, che per la sua intensità è stata classificata come uragano, abbia devastato circa 42.500 ettari di foreste (pari a 70 mila campi di calcio), per un danno economico complessivo di quasi 3 Miliardi.

A distanza di tre anni, l’emergenza non si può dire conclusa e le conseguenze della tempesta Vaia sono ancora tangibili. Molti alberi sono ancora a terra, perché raccoglierli è un’operazione complessa, che richiede esperienza e risorse.

Del loro legno si nutre il Bostrico tipografo, un coleottero parassita che dalle piante a terra è passato a quelle ancora in piedi, generando un danno 6 volte maggiore rispetto a quello causato dalla tempesta. Inoltre, gli alberi caduti non svolgono più la loro funzione di protezione contro frane e valanghe, e i letti dei torrenti ormai dissestati non sono più̀ in grado di incanalare e contenere l’acqua. Come se non bastasse, l’economia delle comunità̀ montane ha subito danni incalcolabili: il prezzo del legno è crollato e molte attività̀ turistiche sono state temporaneamente chiuse.

Le tempeste hanno sempre fatto parte della storia dei boschi, ma non c’è dubbio che il cambiamento climatico ne stia amplificando la portata e la frequenza. Da un lato, l’aumento di temperatura di due gradi del Mar Mediterraneo ha sicuramente contribuito all’intensità̀ con cui Vaia si è abbattuta su queste zone. Così, mentre la vita degli abitanti delle zone colpite da Vaia ritorna faticosamente alla normalità̀, ogni soffio di vento porta con sé una domanda inquietante: quando arriverà̀ la prossima tempesta e cosa lascerà dietro di sé?

Miscelando foto d’archivio e di reportage, immagini satellitari e al microscopio, testimonianze individuali e teorie scientifiche, questo progetto ha l’obiettivo di raccontare le cause e le conseguenze meno visibili della Tempesta Vaia. Nato quando l’emergenza era già finita e sviluppato nel corso di tre anni, si prefigge di analizzare quanto è accaduto con il tempo necessario per ponderare cause, responsabilità, conseguenze, opportunità e prospettive future, sensibilizzando il pubblico sul tema del cambiamento climatico. Grazie al contributo del Grant ISPA edizione 2021 il fotografo Matteo de Mayda ha potuto concentrarsi per 6 mesi sulla reazione delle comunità colpite dalla tempesta Vaia: una serie di iniziative solidali di privati e imprenditori che, oltre a sostenere l’economia locale, provano a ricucire passato e futuro, costruendo sui resti della tempesta un nuovo spirito per la collettività.


Mostra ISPA, Italian Sustainability Photo Award – Dal 10 al 30 luglio 2023 | Sala Liguria, Palazzo Ducale, Genova | Orari di apertura: tutti i giorni, dalle 10:00 alle 19:00 | Ingresso libero

Per maggiori informazioni sulle carte di Fujifilm  www.originalphotopaper.com | Per le informazioni su Mostra e ISPA Talk: https://palazzoducale.genova.it/mostra/ispa-italian-sustainability-photo-award/ | Per tutte le informazioni sul premio e per consultare il regolamento: www.ispaward.com | Instagram https://www.instagram.com/ispa_award/ | Facebook https://www.facebook.com/ISPAWARD

Exit mobile version