Passiamo intere giornate alla ricerca dello scatto perfetto e sicuramente dopo qualche uscita portiamo a casa qualcosa di valido. Vediamo le nostre fotografie decine di volte e troviamo sempre qualcosa che ci convince poco, magari un elemento che stona con la composizione, un insieme di colori che rovinano la cromia generale. Fare fotoritocco è un arte e bisogna sicuramente “saperci fare”, e non serve disperarsi se qualcosa non funziona nel nostro scatto.
Forse è peggio se passiamo ore in rete a vedere gallerie fotografiche con scatti meravigliosi e invidiamo quel paesaggio, quel ritratto o quello scorcio suggestivo di un piccolo borgo arroccato sulle pendici di una montagna. Ci siamo passati tutti e, fidatevi, ci passo anche io molto spesso seppur credo di avere un po’ di dimestichezza con il fotoritocco.
Nell’arte del fotoritocco ci sono almeno 3 cose che devi saper fare bene, per non distruggere una fotografia e prima o poi ci siamo imbattuti in un cavo dell’alta tensione o un elemento da rimuovere, uno sfondo che ci pareva meraviglioso ma che proprio non funziona o peggio ancora – creare maschere e livelli di ritaglio per modifiche selettive. Esistono molti programmi di fotoritocco che ci possono aiutare ma uno in particolare promette di farlo autonomamente, al posto nostro e soprattutto molto bene.
Rimozione degli elementi
Prendiamo la foto d’esempio nella locandina – sono davvero fastidiosi quei fili che tagliano il cielo e rovinano l’armonia d’insieme dello scatto. Con qualsiasi programma di fotoritocco dovremmo utilizzare uno strumento che clona parte del cielo sostituendolo ai cavi, e se il cielo è “piatto” senza nuvole forse possiamo anche farcela dopo qualche tentativo, ma quasi certamente occorrerà intervenire anche sul cielo. Quando poi i cavi, o l’elemento da eliminare, si trova sulla facciata di un palazzo piuttosto complesso e ricco di dettagli ? Abbiamo già chiuso il file, buttato la foto nel cestino e il nostro livello di nervosismo aumenta di una tacca. Il nuovo Luminar Neo grazie ai suoi elaborati algoritmi e all’ AI (intelligenza artificiale) è capace di riconoscere questi elementi, ovunque si trovino, e li cancella al posto nostro.
Rimuovere e sostituire uno sfondo
Foto bellissima, soggetto spaziale, ma lo sfondo proprio non regge. Nello sfondo, ovvero nella porzione di scena dietro al soggetto ci sono elementi di distrazione o che magari rovinano la composizione. Cosa fare ? Scontornare il soggetto, con attenzione, a mano o con le bacchette magiche (esistono davvero) evitando di tagliare porzioni del soggetto o evitando di includere porzioni dello sfondo. Anche pochissimi pixel possono portare verso il disastro. Il risultato sicuramente non è soddisfacente e allora passiamo ai pennelli ma peggioriamo solo il risultato finale. Siamo al dunque: chiudo il file, lo butto e aumento di un altra tacca il mio livello di nervoso. Anche in questo ci aiuta la nuova versione del software di Skylum, Luminar Neo. Riconosce perfettamente il soggetto, lo scontorna, lo taglia e con un nuovo livello pulito possiamo inserire un nuovo sfondo. Basta un click.
Creare maschere
Ok la foto c’è, convince, è potente, spinge bene ma le manca sempre qualcosa. Pensiamo, chiudiamo e riapriamo il file più volte (si fa proprio così) e capiamo al nostro scatto manca un po’ di ambientazione, un po’ di scenografia che renderebbe lo scatto più suggestivo. La soluzione è isolare certi elementi, creare livelli multipli di maschera e lavorare sui singoli elementi, aggiungendo o rimuovendo effetti, regolando il color grading, luci, ombre, temperatura, viraggio e così via. Montiamo tutti i livelli ma la foto è inguardabile. Risultato ? Credo lo sappiate già e il livello di nervoso è arrivato al limite. Le funzioni di mascheratura automatica di Luminar Neo ci permetteranno di concentrarci sul risultato finale senza pensare a tutto il flusso di lavoro che c’è prima.